la musica

Voleva fare il direttore d’orchestra… ma si e’ limitato a dipingere la musica. […] è anche un ragazzo ingegnoso: si fabbrica i suoi giocattoli da sé, fra i quali un teatrino e relative marionette. La passione per il teatro è precoce, ma non è la sola. Basta una nota musicale, l’eco nell’aria di una melodia, che è subito elettrizzato: allora sul poggiolo di casa si mette a dirigere orchestre immaginarie… La scuola comunque e’ il suo ultimo pensiero…
Si immagina, per esempio, di diventare musicista, pittore, qualcosa d’importante, insomma, perché già allora si sente una sorta di predestinato e le ambizioni, per quanto confuse, sono piuttosto notevoli. E così un bel giorno, avrà 10 anni, si mette a studiare il violino e l’impegno è tale che i progressi sono assai sensibili… ma se gli anni gli crescono non gli crescono le mani, le quali restano piccole, troppo piccole anzi per un violinista…non sarà mai un concertista…

Dino Dardi, Ritratto d’artista, RAI Regionale 1968

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